Rieccomi a parlare di Parigi: con ben 5 nuovi ristoranti provati per voi durante il mio ultimo weekend nella capitale francese per la Paris Fashion Week.
Pronti a leccarvi i baffi?
Ecco le mie 5 tappe “gourmet” del mio fine settimana.
CLOWN BAR: in rue Amelot, nell’11ème arrondissement, a pochissimi passi dal Marais e da Boulevard Beaumarchais.
Un piccolo locale di fianco al Cirque d’Hiver (lo spaevate che a Parigi c’è un vero circo per bambini in pieno centro città?! ecco, io no, nuova scoperta), in perfetto arredo da bistrot francese d’altri tempi, unito alla modernità di tavoli con “posate a comparsa” (cosa non si fa per recuperare spazio!).
I piatti sono sensazionali, dalle Saint Jacques crude con ricotta e bergamotto alla Sogliola in nero di seppia. Perfino dei semplicissimi spinaci in foglia qui sono deliziosi (e la quantità di scorte che si intravedono nella cucina a vista testimonia che se ne divorano in abbondanza). Vi lascio immaginare cosa fosse la Pavlova ai frutti rossi finale
Una curiosità? Nemmeno a farlo apposta la sera stessa abbiamo conosciuto il fornitore del locale. Svelato il mistero degli spinaci: sono prodotti di primissima qualità che arrivano freschi di giornata direttamente dall’Italia. Ancora dubbi sulla qualità del cibo di questo Clown Bar?
Ideale per il pranzo del sabato con un’amica (meglio prenotare però, viste le dimensioni minuscole degli spazi).
LE BAR DU PLAZA ATHENEE: dopo un pomeriggio immersi tra architettura e arte contemporanea nella nuovissima Fondation Louis Vuitton (ve ne ho parlato qui, se ve la siete persi), niente di meglio di un tea all’Hotel Plaza Athenée, in Avenue Montaigne.
Ancora meglio se dopo un po’ da tazze di porcellana, madeleine, suonatori d’arpa e impagabili viste sul cortile interno si passa alle luci blu soffuse del più moderno Cocktail Bar, aperto dalle 18.00.
Ognuno libero di scegliere “Who’s your Plaza Buddy?” (per combattere la banalità di un qualsiasi menù, qui ognuno dei cocktail è associato a un “orsetto” diverso, con annesso sottobicchiere collegato….quando si dice i geni del marketing…): per me “Mr. Ginger”, rigorosamente analcolico, con lime e zenzero.
Perfetto per ricaricarsi in orario aperitivo prima di un lungo sabato sera parigino.
HOTEL BACHAUMONT: nuovo luxury boutique hotel nel 2éme arrondissement. Il ristorante è presto diventato una delle venue mondane delle serate parigine, come i cugini Experimental, Beef Club e Ballroom, che appartengono allo stesso Gruppo.
Ci si va per vedere e farsi vedere, quello sì , siamo onesti, ma anche per mangiare bene. Il cibo è delizioso. O per lo meno il mio branzino con pure di carote e la millefeuilles lo erano.
Obbligatorio dopo cena lo spostamento sui divanetti del minuscolo cocktail bar adiacente.
E, se la notte è ancora piccola, la musica sotterranea del Beef Club è proprio dietro l’angolo. 🙂
Un perfetto sabato sera con gli amici nella Ville Lumière.
BUVETTE: minuscolo bistrot francese a pochi passi da Pigalle che non prende prenotazioni. L’attesa vale però la pena, pranzo o cena che sia.
Appollaiati su angusti sgabelli, intorno a tavoli lillipuzziani, si può scegliere tra una lista ridotta di “classiconi francesi”(croque madame, croque monsieur, gauffre, tartare, oeufs saumont e così via) preparati in diretta nell’ancor più minuscola cucina sul retro.
E quando vi compariranno davanti li spazzolerete, dimenticando i crampi alla schiena. 🙂
Consigliato per il brunch della domenica (tra pochi intimi, che altrimenti non ci state proprio, eh).
DES GARS DANS LA CUISINE: nel cuore del Marais, in rue Vieille du Temple.
Il classico locale attaccato a casa che ci passi davanti tutti i giorni, tutte le volte che sei a Parigi. E non ti ci eri ancora fermata. Male, molto male.
Perchè il cibo anche qui è ottimo, dal cabillaud en panure de chorizo alla pavlova aux agrumes di dimensioni pantagrueliche (che ho visto comparire sui tavoli accanto, ma che purtroppo non ho potutto assaggiare in prima persona…e se no chi si riusciva ad alzare nel cuore della notte per prendere un volo di lì a poche ore? bisogna pure fare dei sacrifici per questa vita da viaggiatrice…). E i gars dans la cuisine sono estremamente gentili. E l’ambiente moderno al lume di candela si fa amare non appena si entra. Avete bisogno di altre scuse per provarlo?
Perfetto per una di quelle cene tranquille con annessa chiacchierata eterna con l’amica che non vedi da tempo.
Ma mi dicono anche per il brunch della domenica. 🙂
Poi se doveste avere ancora fame direi che a Parigi cascate sempre in piedi, no?!?
Di delizie per il palato ce ne sono a tutti gli angoli: dai macarons (imperdibili quella de La Durée, sempre un classico, ma da Omnivore ho provato anche quelli di Frank Deville in versione salata: e sul foie gras+cioccolato ho avuto un momento di commozione…) ai classicissimi croissants.
Voi che preferite?
Clown Bar
114 Rue Amelot, 75011 Paris, Francia
Hotel Bauchaumont
8 Rue Bachaumont, 75002 Paris, Francia