Mete lontane? Spiagge tropicali? Avventure nel mondo?
Ecco, diciamo che il mio Capodanno, dopo gli ultimi festeggiati ad una festa indiana e nel deserto marocchino, è stato decisamente meno esotico.
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Vittima della carenza di ferie dovuta all’aver appena cambiato lavoro, mi sono trovata all’ultimo senza aver programmato nulla per la sera del 31 e, ormai chi mi conosce lo sa bene, le partenze last minute per me, regina della pianificazione, non sono davvero fatte cosa buona.
Che poi io la sera di Capodanno ho sempre sognato di boicottarla in tronco, guardarmi un film a casa e andare a letto prima della mezzanotte, alla faccia di chi ti chi ti chiede 300€ per andare a una festa dove regolarmente non ti diverti o chi ti guarda male se non tiri le 6 di mattina tra i fiumi dell’alcool (che poi, adesso, io resto sempre e comunque “quasi” astemia e nella suddetta ipotesi potrei essere stesa da in solo bicchiere di champagne ancor prima dello scoccar del nuovo anno).
Ma sull’anticonformismo poi vince sempre la superstizione: che faccio? Inizio l’anno da sola, senza uno straccio di nessuno a fianco? Niente lenticchie, uva, mutande rosse, qualcosa di nuovo/prestato/regalato e vari e eventuali altri rituali voodoo? E se porta male?
In poche parole, dopo aver seriamente considerato l’ipotesi di saltare all’ultimo su un volo per Tel Aviv/Bilbao/Lisbona (che l’importante era solo decollare), il buon senso mi ha dirottato verso il più grande dei classici: cenone in casa in montagna a San Martino di Castrozza con famiglia e amici, proprio come quando avevo 12 anni (sorvoliamo che ora i commensali avevano un’età media di 60 anni, ma alle 3 di notte erano ancora in cucina a preparare mojito, mentre la sottoscritta sognava una tisana allo zenzero) e poi, altro enorme instant classic delle Vacanze di Natale, qualche giorno a Cortina.
E devo dire che, senza nulla togliere alla mia inesauribile passione per i viaggi e la scoperta di posti nuovi, ogni tanto fa proprio bene ritornare nei luoghi che sono stato teatro di anni e anni di soggiorni invernali.
Che poi, sì, Cortina è senza dubbio la meta mondana che tutti conoscono, fatta di cene da Leone Anna e al Caminetto, pranzi al Brite de Larieto e sciate in Cinque Torri con pausa al Rifugio Scoiattoli, aperitivi a Villa Sandi e in Enoteca e serate danzanti tra il Vip e il Bilbò. E questo solo per citare le tappe di questo mio ultimo tour de force, perché questo in verità non vuol essere un post di recensione di locali (altrimenti la lista di ristoranti sarebbe decisamente più lunga…sotto però una selezione dei miei preferiti).
A cena da Leone Anna – Antipasti misti |
A cena da Leone Anna – Dolcetti Sardi |
A cena al Caminetto – Tris di sorbetti Rosa Canina, Melograno e Sambuco |
A pranzo a El Brite de Larieto – Insalatina tiepida di carciofi |
A pranzo a El Brite de Larieto – Canederli |
A pranzo a El Brite de Larieto – Tartare di speck |
A pranzo a El Brite de Larieto – Puccia calda |
A pranzo a El Brite de Larieto – Un té caldo per scaldarsi |
A pranzo al Rifugio Scoiattoli – Funghi trifolati e Piatto Cacciatore |
A pranzo al Rifugio Scoiattoli – Taglietelle ai finferli |
A pranzo al Rifugio Scoiattoli – Piatto Cacciatore |
A pranzo al Rifugio Scoiattoli – Torta ricotta e castagne |
Ma per me, che ci sono cresciuta, Cortina è anche e soprattutto sinonimo di amici di sempre, che non ti vedi da anni e ti ritrovi a cena tutti insieme come se fossero passati due giorni, chilometri e chilometri di piste macinati senza sentire il minimo della fatica e con l’ultima discesa ormai al buio con solo il gatto delle nevi a farci compagnia e paesaggi rigeneranti a fare da sfondo a tutto questo.
Ecco, così è iniziato il mio 2015.
Stanca, ma proprio per questo rigenerata (è innegabile ormai la mia sindrome da iperattività: più faccio e più mi viene voglia di fare) e pronta a affrontarlo con la massima energia e tanto buoni propositi.
Quali siano nello specifico, ecco, questo lo tengo per me. Ciò che di sicuro mi auguro, però, è che sia un anno pieno di viaggi, scoperte e nuove esperienze (e a questo blog il compito di raccoglierne le testimonianze).
Ed è esattamente questo quello che auguro anche a tutti voi.
Let’s rock this 2015!!!
La mia Top 10 cortinese:
Pranzo/Cena:
– Lago Scin
– Ospitale
– Leone Anna
– Baita Fraina
– Pezié de Parù
– El Brite de Larieto
– Il Caminetto
Pranzo sulle piste/cena con motoslitte:
– Capanna Tondi
– Rifugio Scoiattoli
– Rifugio Duca d’Aosta
Aperitivo:
– Enoteca
– Villa Sandi
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Far away destinations? Tropical beaches? Adventures around the world?
Well, let’s say that my New Year’s Eve, after celebrating last ones in India and Morocco, was definitely less exotic. Victim of the lack of vacation because I’ve just changed job, I found myself at the very last minute with nothing planned for the 31st and – who knows me can well imagine – last minute departures for me, the queen of planning, aren’t a good thing.
By the way, I have always dreamt to strongly boycott New Year’s Eve, watch a movie at home and go to bed before midnight, nevermind who asks you 300€ for a party where you systematically don’t have fun or who looks smugly at you if you don’t resist till 6am among litres of alchool (however, I am not used to drink and, in the abovementioned hypothesis, I could be knocked down by a single glass of wine before the new year to come).
But superstion always wins on nonconformity: what shall I do? Shall I start the year alone, with no one by my side? No lentils, grapes, red slips, something new/borrowed/gifted and all sorts of other voodoo rituals? And what if it brings bad luck?
In a few words, after seriously considerig the hypothesis to jump on the first flight to Tel Aviv/Bilbao/Lisbona (I just needed to take off, no matter where to), the good sense took me to the greatest classic: New Year’s Eve at home, on the mountains, in San Martino di Castrozza, with family and friends, like when I was 12 (nevermind this time my tablemates were 60 years old…but at 3 am they were in the kitchen making mojito, while I was praying for a digestive infusion) and then another huge classic of Christmas Holidays: a couple of days in Cortina d’Ampezzo.
And I must say that, even if I mantain my endless passion for travels and the discovery of new places, every now and then it’s good to be back in those places that were the theatre of so many years of winter holidays.
Cortina in undoubtedly the elite destination that everybody knows, made of dinners at Leone Anna and Il Caminetto, lunches at El Brite de Larieto and skiing in Cinque Torri with final break at Rifugio Scoiattoli, drinks at Villa Sandi and Enoteca and dancing nights at Vip Club and Bilbò. This is just to mention the few stops of my last tour de force, as this post is not really meant to review venues (otherwise the list of restaurants would be surely longer…but below you can find however a selection of my fave spots in town).
However, for me, who grew up there, Cortina is first of all synonym of childhood friends, that you don’t see for years ad then you are at dinner all together as if only two days have passed, miles and miles of ski slopes without feeling tired at all and regenerating landscapes as the background of all of this.
Well, this is how my 2015 started. Tired, but reborn (my syndrome of hyperactivity is undeniable) and ready to face it with lots of positive energy and good resolutions.
What are they specifically? I’d like to keep it for myself. What I wish for sure, though, is an year full of travels, discoveries and new experiences (and this blog has the task to collect their memories)
And that’s exactly what I also wish to you all.
Let’s rock this 2015!!!