Nel mio ultimo post vi ho già iniziato a parlare di abiti primaverili, riesumati dai meandri dell’armadio, dov’erano stati dimenticati per mesi e mesi, e nuovi outfit da sperimentare nei prossimi weekend di sole all’aria aperta.
Ma dove andare???
Ecco, dopo mesi di torpore invernale fiorentino, direi che per me è giunto il momento di sfruttare la mia nuova localizzazione geografica e andare a scoprire Toscana e dintorni, che dicono rendere al meglio proprio in questi mesi. “Dicono”, sì, perché è paradossale, ma qui uno ha visitato templi in India e piantagioni a Cuba e poi non è mai stato, che ne so, a Pisa o San Gimignano….shhhh, non ditelo a nessuno, da qui all’autunno ho seriamente intenzione di rimediare.
Iniziando dall’Umbria, però.
E qui non statemi a puntualizzare che “no, ci risiamo, continui a perderti la Toscana”.
Innanzitutto, per chi con il programma di geografia delle superiori non fosse mai andato oltre l’Emilia Romagna (è quello che è successo alla mia classe delle elementari, medie e superiori..morale della favola: ignoranza geografica italiana pubblicamente dichiarata), l’Umbria è decisamente più vicina a Firenze di quanto ci si potesse immaginare.
E poi si trattava del weekend pasquale, un po’ più di tempo per mettersi alla guida della macchina e partire per un Umbria Roadtrip al volante della mia inseparabile Polo con solo qualche indicazione di massima su cosa vedere scaricata da Internet e tanto spirito di improvvisazione (non esiste modo migliore a mio parere per scoprire una nuova regione che perdersi tra le sue viuzze e campagne, senza programmi e orari precisi, non credete anche voi?).
Poi, se devo essere sincera, è stato solo un assaggio di Umbria, perché da quello che ho letto e visto ci si potrebbero passare decine di fine settimana, alla scoperta di panorami mozzafiato, borghi medioevali, campagne, agriturismi sempre nuovi, mentre noi avevamo solo un giorno e mezzo a disposizione (sulla destinazione finale e sul restante giorno e mezzo di vacanza c’è bisogno di un post ad hoc, pazientate ancora qualche giorno).
Ma intanto vi lascio qualche accenno sulle tappe che siamo riuscite ad includere, sia mai che foste alla ricerca di spunti per un weekend, una gita della domenica, un pranzo in terra umbra:
Perugia
Prima cosa da dire, a Perugia così come in tutte le altre cittadine visitate, è tutto concentrato nel raggio di duecento metri, quindi non fatevi prendere dall’ansia delle troppe cose indicate su un’ipotetica guida, identificate la Piazza principale e….tttaaac, è tutto lì intorno!
Nel caso di Perugia si tratta di Piazza IV Novembre, dove si affacciano la Cattedrale e Palazzo dei Priori, al centro la Fontana Maggiore.
Vale la pena una tappa anche al primo negozio Chocostore by Eurochocolate, esempio perfetto di come con un buon marketing si possa vendere di tutto: ok che Perugia è famosa per il suo cioccolato, ma da qui a portarsi a casa la birra/cioccolata, la pizza di cioccolata o le pistole anche queste al cioccolato….e difficile però trattenersi!
Dalla piazza, poi, parte via Vannucci, sede dei principali negozi e locali della città, che guarda caso conduce dritto fino alla giostra panoramica: secondo voi, potevo limitarmi ad ammirare il fantastico panorama sulla pianura circostante (Perugia è tutta in collina, by the way) da un semplice muretto e non farmi un giretto sul Carousel?? L’importante è non vergognarsi quando il bigliettaio inizia a guardare male due amiche di 30 anni suonati nel momento esatto in cui appura l’inesistenza di qualsiasi infante al seguito.
Esattamente sotto la giostra, la Rocca Paolina: antica fortezza del 1500. Una rapida visita e poi alla ricerca di un posto dove pranzare.
Tanti i locali su via Vannucci con i tavolini all’aperto per le giornate di sole. Su di noi però si abbattuto un vento gelido che ci ha portato ad addentrarci per i vicoletti laterali alla ricerca di un posto dove riscaldarci. Soluzione perfetta: l’Osteria dei Priori. Enoteca e ristorante, arredo minimale in legno e pietra, cibo semplice ma a km zero che più zero non si può (e ammetto che il sapore rendeva decisamente giustizia alla genuinità delle materie prime). Approvato. E consigliato.
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Perugia – Piazza IV Novembre |
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Perugia – Piazza IV Novembre – Palazzo dei Priori |
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Perugia – Piazza IV Novembre – Cattedrale |
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Perugia – Ruota Panoramica |
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Perugia – Chocostore by Eurochocolate |
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Perugia – Chocostore by Eurochocolate |
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Perugia – Chocostore by Eurochocolate |
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Perugia – Chocostore by Eurochocolate |
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Perugia – Osteria a Priori
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Perugia – Osteria a Priori |
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Perugia – Osteria a Priori |
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Perugia – Osteria a Priori |
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Perugia – Osteria a Priori |
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Perugia – Osteria a Priori |
Assisi
A soli 20 minuti di macchina da Perugia, Assisi, tappa obbligata. Ma non solo per la Basilica di San Francesco o la Basilica di Santa Chiara. Sì, entrambe vanno viste, se non altro per cultura generale, ma poi ciò che lascia senza fiato (anche nel senso letterale del termine: tutte le stradine in salita mettono a dura prova i polmoni, preparatevi) è camminare tra i vicoli del centro, scoprire angoli nascosti che ti sembra di essere in un’altra epoca, e scorci sulla campagna circostante che meritano di ti fanno restare fermo ad ammirarli, dimenticandoti addirittura di scattare le panoramiche di rito con lo smartphone.
Nessuna tappa cibo ad Assisi, però; l’unico mio consiglio è quello di avventurarsi fuori dalla via principale, allontanandosi dalla fiumana di gente. Le stradine laterali riservano sicuramente locali più tipici e meno turistici.
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Assisi |
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Assisi – Basilica di San Francesco |
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Assisi |
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Assisi |
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Assisi |
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Assisi |
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Assisi – Basilica di Santa Chiara |
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Assisi |
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Assisi |
Foligno
Toccata e fuga anche a Foligno, prima città in pianura, per buona pace delle mie gambe. Anche qui tutto concentrato intorno a Piazza della Repubblica e Piazza del Duomo: il Duomo stesso, il Palazzo Comunale, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Orfini e il Palazzo Trinci. Niente di entusiasmante, però.
Merita giusto l’aperitivo al Central Bar: vetrata enormi con vista sulla piazza e un piatto di assaggini misti ad accompagnare, non solo bello da vedere come composizione,ma anche decisamente buoni. Così tanto che ho completamente dimenticato di fotografarli. Vi tocca provarli in prima persona se siete di passaggio.
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Foligno |
Spoleto
Beh, su Spoleto, vado alla rovescia e inizio subito dal dirvi dove ci siamo fermate a dormire: Villa Milani. Villa d’epoca sul “cucuzzolo della montagna”, vista a 360 gradi sulla Rocca Alborniziana e sul Ponte delle Torri, sul centro di Spoleto e su tutte la vallata circostante. Già di per sé impagabile svegliarsi così.
Aggiungiamoci pure che si tratta di un bed & breakfast a conduzione familiare (con prezzo assolutamente da b&b e non da grand hotel), con l’insito pregio di sentirti proprio a casa tua: dalla cena nel salone principale, seguita da libro e tisana davanti al camino, alla colazione in sala da pranzo con vista sul giardino. Servizio impeccabile e discreto, giusto qualche appunto sulla qualità del cibo (“gnucco” è stato l’aggettivo minimo comun denominatore di tutti i piatti, dal maialino che dovevi masticare ogni boccone dalle 30 alle 40 volte al tortino di mele che però di mele non ne aveva nemmeno il sapore), ma sono magnanima: a volte l’atmosfera fa più che il contenuto in sé del pasto.
D’estate, poi, si può passare anche la giornata in piscina.
Noi invece abbiamo preferito avventurarci (al freddo e al gelo, purtroppo, il sole ci abbandonato sul finire del primo giorno) alla scoperta della città.
Prima nota importante da fare: Spoleto è cento volte più avanti di Milano stessa quanto a infrastrutture. Basta parcheggiare ai margini del centro e poi un efficientissimo sistema di tapis roulant e scale mobili ti porta ovunque con vari step: puoi scendere in centro, passeggiare fino alla Cattedrale, oppure proseguire fin sopra alla Rocca Alborniziana (sì, si potrebbe anche salire a piedi, ca va sans dire però che noi non eravamo fisicamente preparate a questo sforzo sovrumano), da dove si gode di una stupenda vista sulla vallata e sul Ponte delle Torri.
Anche qui nessuna tappa cibo, ma tanti localini molto interessanti intravisti passeggiando per le vie del centro. Ve li lascio provare, io aspetto la prossima gitarella in zona.
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Villa Milani |
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Spoleto – Cattedrale |
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Spoleto – Cattedrale |
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Spoleto – Cattedrale |
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Spoleto |
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Spoleto – Ponte delle Torri |
Todi
Ultima tappa a Todi. Piazza principale, Piazza del Popolo, con il Duomo, il Palazzo del Capitano, il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Popolo. Rapido giretto turistico e poi tappa ristoratrice al Ristorante Umbria, consigliato da una “tuderte” doc.
Super autentico, sia nel menù tradizionale che negli ambienti. Saletta interna riscaldata dalla brace dove si cuoce la carne alla griglia e terrazzo panoramico, meraviglia per un pranzo o cena in estate (noi ci siamo limitate a qualche rapido scatto fotografico, bellissima la vista, ma troppo troppo freddo).
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Todi – Duomo |
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Todi – Piazza del Popolo |
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Todi – Ristorante Umbria |
Ecco, questo il mio primo assaggio di Umbria. Ma è bastato per farmi capire che ci tornerò molto presto. Intanto ci sono l’Umbria Jazz Festival a Perugia e il Festival dei Due Mondi a Spoleto, e poi tanti e tanti borghetti medievali ancora da scoprire. Se avete consigli, nemmeno a dirlo, sono tutti più che ben accetti.
E ora, se avete ancora cinque minuti, date un’occhiata anche a:
Dove, come quando:
Osteria a Priori
Via dei Priori, 39 Perugia
075 57 27 098
mangiabene@osteriaapriori.it
Villa Milani
Loc. Colleattivoli, 4, Spoleto
Ristorante Umbria
Via S. Bonaventura, 13, Todi
075 894 2737