Oggi vi porto in Sardegna.
Ma non la Sardegna mondana a cui è solitamente abituato l’immaginario comune. Vi racconto della Sardegna più autentica, intrisa di storia e tradizione, da scoprire in qualsiasi momento dell’anno. E, aspetto da non lasciare in secondo piano, molto più vicina di quanto si possa pensare.
È la Sardegna che ho scoperto nei dintorni di Alghero, soggiornando a Casa Villa Marina, nella Tenuta Sella e Mosca.
Un luogo magico dove sono arrivata in meno di tre ore da quando è stata chiusa la porta di casa a Milano e quando ho aperto quella della stanza in hotel. Complice un volo decisamente comodo da Milano Linate e una posizione a sei minuti – sei! – dall’aeroporto di Alghero (e i collegamenti con Alghero, l’ho già controllato, sono frequentissimi, in diverse ore del giorno e da molti aeroporti italiani). Meno del tempo necessario per spostarsi in auto nel weekend verso lago, mare o montagna, direste voi. Il tutto per una destinazione indubbiamente più stimolante a livello esperienziale e culturale, aggiungo io.
Vale la pena qui aprire fin da subito una parentesi sulla storia e le caratteristiche principali di Sella e Mosca.
La Tenuta, dal 2016 di proprietà della famiglia Moretti (e prima del Gruppo Campari), è nata più di 120 anni fa, nel 1899, per mano di due piemontesi, l’ingegnere Sella (prima curiosità: nipote del famoso statista Quintino Sella) e l’avvocato Mosca, che avviarono un’imponente opera di bonifica del territorio, riuscendo a trasformare una terra prima lasciata al pascolo in fertili vigneti, avviando la più prestigiosa produzione di vini in Sardegna.
E la più estesa. Non solo entro i confini sardi. Sella e Mosca, infatti, con la sua superficie totale di 650 ettari, di cui 520 ettari di solo vigneti, si pone come la tenuta più estesa d’Europa a campo unico.
Non stentiamo a crederlo. Le immagini sotto suggeriscono solamente in parte l’idea di immensità della natura che si respira camminando per il viale principale, circondati da vigneti a 360 gradi.
È un’esperienza che suggeriamo a tutti di provare. Per una camminata all’alba o una corsa al tramonto. O, più tradizionalmente, durante una delle escursioni in Jeep tra le vigne insieme ad enologi esperti che mostrano le diverse uve coltivate (Cabernet Sauvignon, Cannonau, Carigano, Merlot, Nasco, Sangiovese, Sauvignon Blanc, Torbato, Vermentino) e informano i visitatori circa gli aneddoti più interessanti dei 120 anni di storia alle spalle.
La visita della tenuta non è completa, però, se non si prendono in considerazione anche le cantine storiche, risalenti al 1903 (un vero e proprio capitolo della storia enologica italiana!) e il piccolo museo del Marchese di Villa Marina, da cui prende il nome uno dei vini più celebri della tenuta, nato nel 1989.
Curiosità numero due (tra le tante che poi si apprendono durante il tour e che non vogliamo anticiparvi): nelle cantine storiche è possibile anche divertirsi a trovare, tra le diverse botti, quelle autografate da personaggi famosi, di oggi e del passato. Si va da Cossiga alla Canalis, da Pozzetto a Finardi, giusto per darvi qualche indizio.
È poi un must, inutile quasi specificarlo, la degustazione dei vini distintivi dell’azienda, da quelli più storici come il Marchese di Villa Marina e l’Angelu Ruju (vino dolce che prende il nome dalla vicina necropoli – sito archeologico), alle ultime novità, tra cui la Linea Marras, nata dalla collaborazione con lo stilista Antonio Marras, originario di Alghero e conosciuto nel mondo per il suo stile di grande sperimentazione.
Con Marras è nata l’idea di creare una storia che si svolge nella notte di San Giovanni (la notte tra il 23 e il 24 giugno, festeggiata in paese come tradizione popolare) e vede protagonisti quattro fratelli, associati poi a quattro vin espressione dei vitigni più rappresentativi di Sella e Moscai: Oscarì, il Metodo Classico da uve torbato rappresentato dal bohemien eccentrico, Ambat, il Vermentino di Sardegna, Mustazzo, il Cannonau di Sardegna, e Catore, l’Alghero Torbato, associato al pugile più ruvido. Una storia particolare, a testimonianza del grande desiderio di innovazione e sperimentazione proprio anche dell’azienda. Come non desiderare portarsi a casa tutte e quattro le bottiglie nel loro cofanetto speciale?
A rendere ancora più piacevole, e locale, la degustazione, l’accompagnamento di prodotti a km0, come il famoso pane carasau, salumi e formaggi di aziende agricole dei dintorni e conserve dai sapori particolari come corbezzolo, melanzane e zenzero, fichi, fico d’india e – impossibile mancasse – mirto.
Per quanto quelle descritte sopra siano attività organizzate anche per visitatori esterni, per poter vivere davvero a pieno l’atmosfera della tenuta, consigliamo vivamente di trascorrere almeno un paio di notti presso Casa Villa Marina, la vecchia casa padronale, restaurata pochi anni fa nell’ambito del progetto di recupero architettonico voluto dalla famiglia Moretti.
Chi soggiorna a Casa Villa Marina può andare a dormire chiudendo le finestre sulla piazzetta del borgo e sulla chiesetta degli anni ’50. E iniziare la giornata con una meravigliosa colazione a base di torte fatte in casa e prodotti biologici delle migliori aziende sarde, come le marmellate di Mammai (fragole e arance la nostra preferita!). Il silenzio e i suoni della natura predominano, ci si sente quasi catapultati all’inizio del secolo, ma nel contempo tutti i comfort dei giorni nostri non mancano, incluso un wifi potente che permette di ritagliarsi anche momenti di smartworking (e magari riuscire così a prolungare il soggiorno).
Anche le stanze, 13 in tutto, contribuiscono a farti sentire a casa. Luminose, molto più spaziose rispetto alle dimensioni standard previste solitamente a parità di prezzo (anche le suite non superano i 300€!), sono state totalmente rinnovate da Valentina Moretti, architetto, seguendo una palette cromatica che riflette i colori pastello della tenuta e includendo elementi di arredo realizzati con materie prime naturali, come legno, tessuti e filati. A ricordare ancora una volta il rispetto della natura e il legame con il territorio.
Il risultato è talmente accogliente che viene subito voglia di aprire le valigie, appendere i vestiti negli armadi, sistemare tutte le creme nei ripiani in bagno e…non andarsene più.
Altra curiosità: i decori sulle pareti, che ripropongono le tipiche geometrie sarde, sono stati invece curati dalla zia Tina, sorella di Vittorio Moretti, l’anima più estrosa e creativa della famiglia.
L’unica cosa che manca nel piccolo borgo di Sella e Mosca è un ristorante vero e proprio. Gli ospiti del b&b hanno l’onore di provare la colazione fatta in casa, i visitatori dell’enoteca possono degustare i migliori vini accompagnati da prodotti a km0, possono essere organizzati pranzi e cene per occasioni speciali, ma dietro la scelta di non aprire un ristorante fisso c’è una ratio ben precisa: quella, ancora una volta, di supportare il territorio e le migliori realtà nei dintorni.
Tra di esse spicca Sa Mandra, un luogo che definire semplicemente “agriturismo” sarebbe più che riduttivo. Quando si varca l’ingresso di questa realtà, infatti, si entra davvero in un piccolo mondo che sembra anni e anni luce dalla frenesia della vita quotidiana moderna e tecnologica a cui siamo abituati. Piccole capanne dove di giorni gli artigiani ancora svolgono i mestieri più tradizionali, la stanza del telaio, quella dei tessuti, il vecchio torchio, le pentole in latta dove vengono lavorati i formaggi, i maialini allo spiedo nel grande camino. Di giorno sono organizzate vere e proprie visite accompagnate in questo museo a cielo aperto dove ancora hanno luogo la maggior parte delle lavorazione, la sera ci si può immergere nell’atmosfera del luogo con una lenta passeggiata e poi sedersi a tavola, davanti a un buon vino (rigorosamente Sella e Mosca) e un menù degustazione a base di eccellenze del territorio e piatti tipici come la fregula sarda e il porcetto (nessun errore di battitura: ci dicono che “porceddu” è sbagliato, qui i veri autoctoni dicono “porcetto”. E noi impariamo). Dulcis in fundo: Angelu Ruju e bianchini, la meringhe locali alle mandorle.
Altra esperienza gastronomica che merita sicuramente è una cena nella terrazza del Mirador, sul porto di Alghero. Specialità di pesce con vista tramonto sul mare in grado di appagare tutti i sensi.
Le esperienze che è possibile vivere prendendo come base Casa Villa Marina non si limitano però all’aspetto Food & Wine.
Siamo in un’isola, a pochi chilometri dal wine resort c’è il mare, uno dei mari più belli d’Italia a voler ben dire. Perché non andare oltre ed esplorare la costa in maniera diversa dal solito, ad esempio con un’escursione di qualche ora in Sup partendo da Cala Dragunara e accompagnati dagli istruttori di Bonga Surf School? Non temere, anche noi eravamo restie inizialmente, ben consapevoli che l’equilibrio non è la nostra dote più accentuata, poi ci siamo dimenticate del telefono lasciato a riva e del passare del tempo, andando alla scoperta di grotte nascoste e calette paradisiache raggiungibili solo via mare. “Il surf rende felici” recita a caratteri cubitali l’homepage del sito della scuola. Noi possiamo testimoniare che è proprio così.
La Sardegna, infine, non è solo mare, anzi. Questa regione vanta una storia millenaria testimoniata dai più di 7.000 nuraghi sparsi nel suo territorio, risalenti a un’epoca che va dal 1.600 al 1.200 a.C e, aspetto ancor più interessante, presenti solo ed unicamente qui.
Vale sicuramente la pena, quindi, una visita a un complesso nuragico come quello di Palmavera, a pochi chilometri da Sella e Mosca. Così come una gita alla necropoli di Angelu Ruju, da cui ha preso il nome uno dei vini distintivi dell’azienda.
Alternative per trascorrere una giornata estiva in cui ci si è stancati di mare, surf e nuotate. Oppure per arricchire il programma di un weekend primaverile o autunnale a base di degustazioni e turismo culturale.
Perché, se non l’avessi già capito, noi una scoperta di questa Sardegna autentica, tra Alghero e dintorni, te la consigliamo in qualsiasi periodo dell’anno, sia per un breve weekend di distacco dalla quotidianità della città che per un soggiorno più prolungato, magari in quella che potrebbe diventare, utilizzando uno dei più diffusi neonati inglesismi, una perfetta workation sarda.
#italiakeepsontravelling
Casa Villa Marina – Tenuta Sella e Mosca
Località I Piani
07041 Alghero (Sassari)
Tel: +39 079 997700