Travel Tips – Brasil

Udite, udite, ormai si erano perse le speranze e invece no…i travel tips sul Brasile sono finalmente pronti!

Avevo pubblicato un primo post con qualche accenno sui miei outfit a spasso per le vie di Salvador de Bahia promettendo “presto” tutti gli approfondimenti e, niente, ridi e scerza sono passati non uno, non due, ma ben sette mesi! 🙁

Non so, forse inconsciamente ho vissuto un blocco dello scrittore prolungato sull’argomento perché avevo bisogno di metabolizzare il viaggio, astraendomi da malumori vari ed eventuali che potrebbero aver condizionato la mia impressione su quello che, a posteriori, lo ammetto, sono sempre più consapevole essere stato un bellissimo viaggio.

In fondo, non capia anche a voi che con il tempo le parti negative di un ricordo si attenuino sempre di più e resti vivida nella memoria sono la parte buona di ogni esperienza?

Ecco, dopo sette mesi mi sa che potrei essere pronta a darvi i principali consigli di viaggio nel caso foste in procinto di una partenza direzione Brazil.

Ecco tutto qui sotto.

Travel Tips - Brasil
Travel Tips – Brasil

 

 

SAO PAULO

Direi di seguire una sorta di climax ascendente e quindi partire subito con Sao Paulo. Città che, lo dico apertamente, non mi ha per nulla entusiasmato.

Sicuramente complici di questa impressione sono stati anche il maltempo (pioggia e freddo in quella che doveva essere stagione estiva e con ovviamente addosso solo vestitini leggeri estivi) e il fatto di essere stati costretti a dormire in un hotel poco centrale e senza dubbio dimenticabile, tanto che nemmeno ve lo nomino.

Resta il fatto che a Sao Paulo non c’è molto da fare, se non provare la sera qualche ristorante stellato, come Mocotò o Bar da Dona Onça. Di giorno, cercando di dimenticare il tour a piedi dal centro a base di sporcizia brutti ceffi e, saltuariamente, qualche edificio storico, salvo solo il Museu da Casa Brasileira, soprattutto per il coloratissimo/abbondantissimo/buonissimo pranzo a buffet gustato in giardino immersi tra piante e opere d’arte.

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Doveste proprio proprio essere obbligati a trascorrere in città più di qualche ora di transito, non male nemmeno una passeggiata/corsetta al Parque Ibirapuera, con annessa visita all’Afro Brazil Museum. Qualche accenno interessante su quello che poi vale la pena di vedere dal vivo una volta giunti finalmente a Bahia.

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SALVADOR DE BAHIA

E’ stato solo dopo essere atterrata a Bahia infatti che è veramente iniziata la parte bella del viaggio, almeno per la sottoscritta.

 

Villa Bahia - Salvador - Brasil
Villa Bahia – Salvador – Brasil

 

Forse perché domicilio per i dei miei quattro giorni a Salvador è stato il meraviglioso Hotel Villa Bahia. Una vecchia casa colonica ristrutturata, ma mantenuta intatta in tutti i suoi piccoli particolari, mantenendone in tutto l’atmosfera dell’epoca coloniale, al punto di sentirsi veramente a casa propria e per nulla in un hotel: dalla colazione servita ogni mattina sulla base dei prodotti preparati dalla cuoca quel giorno, senza alcun menù fisso, al caffè bevuto sul divanetto affacciato sul Pelurinho, osservando l’andirivieni di turisti e locali, i raffinati mobili d’antiquariato, i contenitori in plettro per shampoo e balsamo in camera, l’assenza di televisori e qualsiasi altra forma di strumenti eccessivamente tecnologici.

Semplicità, sì, ma anche un tocco ricercato. Con le cene al Restarante Villa Bahia preparate dallo chef Guto Lago, nominato miglior chef di Salvador nel 2016. Piatti gourmet, gustati nel giardinetto interno, tali per cui, per quanto ci si possa mettere di impegno a prenotare ristoranti consigliati sulla Lonely, alla fine si preferisce sempre cenare “a casa”.  Non doveste riuscire a trovare posto in una delle 17 camere della Villa (ognuna con il suo nome specifico e stile particolare), una prenotazione qui almeno per una cena sarebbe quasi d’obbligo per immergersi totalmente nello spirito del Pelurinho.

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Pelurinho

E’ il Pelurino, ça va sans dire, la zona di Salvador che merita assolutamente di essere approfondita visitandola in lungo e in largo. Le chieste coloniali, i negozietti di souvenir, i murales, gli artisti di strada, gli edifici pastello: impossibile non restare affascinati da questo quartiere. Dare intanto un’occhiata alle foto qui sotto per credere.

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Serve aggiungere che penso di aver trascorso ore a chiacchierari con i suddetti artisti locali nell’indecisione su quale quadretto portarmi a casa perché me li sarei infilati tutti, ma proprio tutti tutti in valigia? Per fortuna ho realizzato per tempo di non avere anche a Milano un’immensa casa colonica in cui collocarli  e, prima ancora, una borsa stile Mary Poppins. Ne ho scelti giusto un paio. Secondo voi quali? 😉

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Merita però anche prendere l’Elevador per scendere fino al Mercado. Se non altro per fare scorte a vita di prodotti locali, come quei deliziosi cubetti di tapioca e cocco che ormai sto commissionando a chiunque sento sia in partenza per il Brasile.

Idem per quanto riguarda il Fera Palace: hotel forse un po’ fatiscente per soggiornarci (decisamente meglio la mia “Villa”), ma il rooftop bar con piscina valgono senza dubbio una visita per un pomeriggio di relax dopo le scarpinate su e giu per le vie scoscese del Pelurinho o un drink al tramonto, con vista su tutta la città e la baia.

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MORRO DE SAO PAULO e PRAIA DO FORTE

Gite fuori porta fattibili in giornata da Salvador che meritano veramente l’alzataccia e sfaticata?

Accenderei innanzitutto Praia do Forte, ma con la consapevolezza che è la località “di vacanza” per i locals, il che porta con sé inevitabilmente spiaggette tropicali, ma  iperaffollate e viuzze per lo shopping vagamente altalenanti tra il pittoresco e il kitsch. Vale però la pena guidare attraverso il paesaggio circostante e soprattutto visitare il Projeto Tamar, interamente dedicato alla salvaguardia delle tartarughe, di ogni dimensione.

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Fantastico invece Morro de Sao Paulo: un’isoletta a sè stante con spiagge caraibiche e localini di pesce dove mangiare con i piedi direttamente sulla sabbia.

Ci si arriva con 20 minuti di taxi + un’ora di traghetto + 2 ore di macchina + 1/2 ora di motoscafo da Salvador. Serve aggiungere che forse l’andarci in giornata lì per lì non mi aveva reso esattamente di buonumore?!

Andateci, quello sì, ma dormiteci assolutamente. Nei miei dieci minuti massimi concessi per una passeggiata sul lungomare ho visto una serie di boutique hotel e ristoranti perfetti per una cena in riva al mare al tramonto, uno più bello dell’altro. Ma, inutile specificarlo, non ho avuto tempo di tirarmi giù i nomi. 😉

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ACAI

Altro plus di un viaggio in Brasile (soprattutto per una healthy/bowl addicted come me)?

Sicuramente l’elevatissimo tasos di diffusione di açai bowl in ogni angolo e in ogni forma.

Ne ho decisamente fatto indigestione, al punto che gli ultimi giorni nemmeno potevo più vederne una. questo sì. Quanto ne desidererei di nuovo una proprio ora però eh.

Nemmeno da proporre quelle versioni rivisitate di alcuni ristoranti milanesi eh. Non illudetevi, l’açai su una spiaggia a Bahia ha tutto un’altro sapore, c’è poco da farci.

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E questo è più o meno tutto dal Brasile.

Per ora.

Che ora che mi sono ricongiunta psicologicamente con questo Paese, un next stop a Rio e Fernando de Noronha sarebbe da valutare seriamente.

 

Stay tuned. 😉

 

Salvador de Bahia - Brasil
Salvador de Bahia – Brasil

 

 

 

 

 

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