Ultimo giorno di lavoro (ebbene sì, anche quello è arrivato) e ultima cena con le amiche milanesi (..magari glielo diciamo dopo che fra una settimana sono di nuovo qui, che ne dite?!…alla mia indole da protagonista piacciono tutti questi momenti di “addio”…).
Propongo di estrarre la location dalla mia lista “ristoranti da provare a Milano” (lista ancora molto lunga, mi toccherà tornare su nei weekend…) e la scelta ricade su Smøøshi, in via Monti: ho letto ottime recensioni dei suoi piatti recentemente, grande curiosità di assaggiarli finalmente in prima persona.
Lo dice il nome stesso (fusione di smørrebrød – la tartina tipica danese con pane di segale come base e di tutto e di più sopra – e sushi – questo immagino lo conosciate bene..), il locale mescola ispirazioni danesi e giapponesi con ingredienti rigorosamente italiani. Risultato: tre tipologie di tartine gourmet (base di pane nero, riso giallo o polentina di mais) e diverse guarnizioni, una più particolare dell’altra.
Per tutte, versione small a 3€ e large a 6€, ad eccezione della versione gourmet che esiste solo large.
La dose giusta?! I nostri stomaci da donne affamate a fine giornata (ma pur sempre donne) hanno stabilito che quattro/cinque porzioni small siano perfette.
Nel mio piattino:
– mousse al nero di seppia con calamari brasati in padella, zeste di limone e pesto di prezzemolo su base di riso
– crema di pisellini verdi con trancetti di ossobuco e gremilada di agrumi su base di riso
– caponatina di verdure profumate alla soia cin spiedino di polpettine di pesce persico al sesamo nero su base di riso
– baccalà mantecato con marmellata di cipolle rosse di tropea su base di polentina
Dicono buonissime anche tutte le altre versioni, in particolar modo il fagottino di caprino mantecato al pepe e erba cipollina avvolto in salsa kataifi croccante e salsa di pisellini e menta fresca (nomi forse un po’ pomposi, è vero, ma garantisco su una qualità proporzionale alla lunghezza delle descrizioni!).
Se proprio doveste essere molto indecisi su quali ordinare, un suggerimento: la base in riso giallo croccantino è stata decretata all’unanimità la migliore!
Un piccolo spazio poi – ça va sans dire- va lasciato per il dolce, anche questo composto secondo la stessa logica: base in cioccolato e sopra mousse di vaniglia o di lampone, base di meringa con crema chantilly agli agrumi e granella di pistacchi o ancora base in frolla con frangipane al limone. Per i più salutisti è possibile ordinare anche frutta fresca, ma è davvero un peccato non far prevalere il lato goloso!
Aggiungo anche che l’ambiente, un piccolo locale dai soffitti alti, tubature a vista in rame, tavoli semplici bianchi e pareti azzurro carta da zucchero (toh, il mio colore preferito), riesce ad essere minimale e nel contempo risultare molto accogliente. Idem per il dehors esterno, da sfruttare per gli ultimi pranzi autunnali al sole.
Ah, quasi dimenticavo..non posso che approvare anche gli enormi specchi alle pareti, essenziali per sbizzarrirsi in plurime mirror selfies di fine serata…
E poi dove le trovo io altre amiche che mi sopportano anche in questi momenti di somma stupidità adolescenziale?!?
Smøøshi