Oggi torno alla rubrica People to know, in cui sposto l’attenzione miei viaggi e passioni verso nuovi brand emergenti e i giovani talenti che hanno dato vita a questi progetti, il loro percorso, le loro ispirazioni e, ovviamente, le loro “cities” del cuore.
Protagonista di questa mia nuova intervista è Melania Fumiko Benassi, la stilista che si cela dietro a Melania Fumiko, atelier milanese di alta moda di cui sentirete sempre più parlare, ve lo posso già anticipare.
Le sue creazioni spaziano dagli abiti da cerimonia e da sera alla collezione da sposa, fino al servizio su misura, per incontrare i desideri proprio di tutte, tutte le clienti. Un’eleganza senza tempo mista a ispirazioni originali e tessuti provenienti da tutto il mondo, di cui io mi sono già letteralmente innamorata. Soprattutto perchè i capi, nelle loro ispirazioni e commistioni interculturali, non fanno altro che riflettere l’affascinante storia di Melania stessa. Ma lascio direttamente alle sue parole l’onore di raccontarvela.
Chi è Melania Benassi?
“Made in Japan, born in New York, Italian design”, così era solito presentarmi mio padre ed effettivamente la definizione calza a pennello. La mia vita infatti ha avuto fin dal principio una forte impronta internazionale: sono nata a New York, da genitori italiani, di origini trentine, ma innamorati del Giappone al punto che mia madre era maestra di cerimonia del tè e tutto nella nostra vita, dalle amicizie all’arredo di casa, era di influenza nipponica (da qui anche il nome stesso del brand, Fumiko), pochi mesi a Parigi, cinque anni a Roma durante l’adolescenza e poi il liceo e l’università a Milano, fino ad arrivare all’incontro con il mio attuale marito, ecuadoriano. Sicuramente tutte queste esperienze hanno sviluppato in me una fortissima curiosità e voglia di esplorare il mondo e diverse culture, che poi si vede riflessa anche nei miei abiti.
Come sei arrivata alla professione di stilista?
Diciamo che è stato un percorso a più step. Ho infatti intrapreso studi economici, presso l’Università Bocconi, un po’ anche per l’influenza del lavoro di mio padre, nell’ambito della finanza. per poi svolgere alcune iniziali esperienze lavorative in Poltrona Frau e Coccinelle. Nulla a che vedere, quindi, con la professione sartoriale (anche se nel frattempo continuavo a coltivare questa passione, iniziata ancora ai tempi delle scuole dalle suore, le prime ad avermi insegnato a ricamare!).
Nel 2012, però, è venuta a a mancare mia madre ed ho capito che non avevo troppo tempo da perdere: ho deciso di mettermi in gioco e approfondire le mie conoscenze iscrivendomi a un istituto di sartoria e modellistica. Nel frattempo ho iniziato a collaborare con uno stilista giapponese, basato a Milano. Era giunto il momento di dare spazio alla mia vera passione.
Com’è nata Melania Fumiko?
Una volta deciso cosa volevo “fare da grande”, ho tirato fuori dal cassetto quel sogno che coltivavo dai tempi della Bocconi, quando abbozzavo business plan di un concept store modello Corso Como 10, in cui si potessero incontrare moda, viaggi e design. E le nozioni economiche apprese in Bocconi mi sono state di enorme aiuto quando ho deciso di creare un brand tutto mio. Sono partita dal salotto di casa, nel 2015, dove ho realizzato i miei primi abiti. Presto però è arrivato il momento di espandermi ed aprire il mio Atelier milanese, in via Chiossetto, inaugurato nel 2016.
Parlando del tuo atelier e delle clienti che ricevi ogni giorno, come descriveresti la donna che indossa Melania Fumiko?
E’ sicuramente una donna che viaggia, curiosa, che ha voglia di sperimentare, seppur mantenendo uno stile classico e pulito. E tutto questo, pur restando a Milano può farlo, indossando i miei abiti, con il loro charme classico e le incursioni di tessuti originali.
Tre aggettivi per descrivere i capi Melania Fumiko?
- Semplicità: i miei capi sono puliti, privi di orpelli. Non c’è nessun bling bling dietro cui nascondersi. L’abito è lì, di fronte ai tuoi occhi.
- Attenzione: ogni dettaglio è trattato con massima cura, ricercando la perfezione in ogni singolo particolare. Questo può richiedere molto tempo, ma è questo che fa la differenza: l’importante è la qualità del risultato finale.
- Coerenza: tutte le mie creazioni mi rispecchiano e rispecchiano la donna che sono e a cui voglio rivolgermi
Da dove trai ispirazione per le nuove collezioni?
La mia principale fonte di ispirazione è, come avrete capito, il Giappone. Il brand stesso rivela il mio nome nipponico, mentre la collezione da sposa si chiama Yuki – “neve”, in giapponese. Dal Giappone traggo ispirazioni non solo in termini di tessuti, ma anche per quanto riguarda la cultura stessa del Paese: l’eleganza dei gesti, il rispetto, la sobrietà, sono tutti valori che si rispecchiano nella donna che vesto.
Nei miei abiti, poi, lo charme classico si combina con tessuti originali provenienti da varie parti del mondo: molti di questi li tengo per il servizio su misura, per creare capi ad hoc che seguano le preferenze delle mie clienti.
Domanda quasi superflua: le “cities” a cui sei più legata?
Sicuramente Tokyo e Kyoto, inutile dirlo. Ma anche Milano, che inizialmente non amavo, nel corso degli anni è entrata nel mio cuore. E’ cambiata tanto, questa città: è più pulita, in ordine, è più aperta verso gli stranieri, offre davvero tanto. Tant’è che qualche anno fa sarei stata pronta a seguire mio marito per spostarci all’estero, ma poi abbiamo scelto di vivere a Milano e non rimpiangiamo per nulla questa scelta. In fondo i milanesi sono molto simili ai giapponesi, sarà per questo che mi ci trovo così bene. 😉
Il tuo posto del cuore a Milano?
I Giardini Indro Montanelli. Mi ricordano la mia infanzia, con il trenino e lo zoo (che ora non c’è più). Una passeggiata in questo parco cittadino è davvero ogni volta un tuffo nel passato.
I tuoi posti del cuore in Giappone?
A Tokyo ‘è un ristorantino di yakitori – spiedini – dove andavano già i miei genitori negli anni 70 e dove mi piace tornare sempre . Si chiama Nanbantei ed è a Roppongi.
A Kyoto invece adoro il tempura bar Yoshikawa all’intero di un antico e raffinato ryokan – albergo tradizionale giapponese: un buchetto davvero minuscolo, con 8 posti al bancone, dove ti preparano la tempura pezzo per pezzo, davanti ai tuoi occhi. Assolutamente da non perdere!
Restando in tema di viaggi, il viaggio che ti è rimasto più impresso?
Ah, qui è davvero difficile scegliere. Ho viaggiato tantissimo e di ogni esperienza mi è rimasto qualcosa. Dal viaggio alla scoperta della Thailandia zaino in spalla alla Polinesia con la sua natura incontaminata, fino a Parigi, dove ero solita “scappare” per ritrovare me stessa (non a caso il mio stile ha un forte che di parigino). In ogni caso, in ogni mio viaggio, quello che mi rimane più impresso sono le persone: adoro trascorrere tempo con gli abitanti del luogo, imparare a conoscerli, scoprire la loro storia. Non mi dimenticherò mai del vecchietto ex marine americano che mi portava in giro in Polinesia a bordo della sua barchetta per turisti o del cantate reggae alle Seychelles e del brano che stava incidendo…mi sarebbe piaciuto trovarlo su Spotify per mantenere i contatti! 🙂
Torniamo a parlare di moda: la tua icona di stile?
Potrebbe sembrare scontato, ma si tratta di mia madre. Lei è stata davvero la mia musa, fin da piccola. I suoi abiti, quelli che indossava per le occasioni più importanti, sono ancora il mio archivio principale, sintesi dell’alta qualità dei tessuti e della lavorazioni sartoriali che caratterizzavano i capi di alta moda di qualche decennio fa. E lei stessa, con la sua eleganza discreta, ma nel contempo con la sua curiosità e voglia di ricercare l’accessorio particolare, il designer emergente, è costante fonte di ispirazione dietro ogni mia creazione.
Il capo che non deve mai mancare nell’armadio (oltre a un kimono, inutile dirlo)?
Un bel paio di pantaloni palazzo neri. Intramontabili.
E, per concludere, la tua citazione preferita?
Mai rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Ecco, questa è l’appassionante storia di Melania.
Da un vissuto così ricco, ma soprattutto da tutto l’entusiasmo e passione che lei stessa è riuscita a trasmettermi già solo durante questa breve intervista, non stupisce per nulla che siano uscite collezioni davvero uniche e speciali.
Vi lascio con qualche immagine scattata durante il cocktail di presentazione degli ultimi modelli che si è svolto presso lo Spazio Bonaveri. Poi, con tutti i matrimoni ed eventi in vista per i prossimi mesi, vi anticipo già che qualcuna di queste creazioni potreste vederla indossata direttamente dalla sottoscritta, altro che manichino 😉
Ci si rivede presto qui e sul mio profilo Instagram …
Atelier Melania Fumiko
via Chiossetto 10, Milano
Per appuntamenti: info@melaniafumiko.com // 02 – 35989849