Buoni propositi per il 2019? Direi che ne ho un bel po’. E quest’anno più che mai sono decisa a rispettarli.
Si comincia dal tornare a coltivare di più le mie passioni, in primis scovare nuovi posticini, provarli con gli amici e poi raccontarvene sul blog.
Non potevo quindi non inaugurare il nuovo anno con un articolo dedicato ai nuovi ristoranti milanesi che ho scovato negli ultimi tempi e che, qualora non li aveste già provati, vi consiglio assolutamente di inserire tra le vostre new year’s resolutions.
Healthy food, ambienti design, piatti deliziosi, set up 100% instagrammabili. C’è un po’ di tutto. Leggete un po’ qui sotto.
DHOLE MILANO
Ho deciso di essere fedele ai miei buoni propositi fin dal primissimo giorno del mio rientro in città. E così domenica 6 gennaio, in una Milano quasi vuota, con ancora tutti in vacanza, dopo una sveglia all’alba per trascorrere la mattina in palestra (altra good resolution 2019: tornare al mio peso forma ormai ricordo sbiadito di mesi e mesi fa), mi sono data appuntamento con una di quelle amiche storiche che stavo da troppo tempo trascurando (e siamo già alla terza good resolution messa in pratica, mi dico quasi brava da sola) per provare Dhole, nuovo locale in zona Porta Romana.
Sono entrata e mi trovata circondata da piante, poltrone vintage e un divanone rosa cipria con giardino verticale come sfondo che chiamava “foto!foto!” ancora prima che mi togliessi la giacca. Potevo non amare immediatamente questo posto?
Ho poi scoperto una proposta di brunch tutt’altro che ordinaria, di ispirazione giapponese, con doraiaki con crema al cocco o ai fagioli rossi invece dei soliti pancake, okonomiaki con verza a sostituire le classiche scrambled eggs… Un’insolita commistione di cucina asian fusion e ambiente glamour che, sono onesta, sulla carta non mi avrebbe convinto al 100%, ma che invece mi ha fatto trascorrere una prima domenica milanese del nuovo anno nel migliore dei modi.
E mi sono segnata di tornarci al più presto per scoprire Dhole anche in altri orari, dato che è aperto in ogni momento della giornata. Magari per cena a provare piatti come il carpaccio di porcini freschi, parmigiano reggiano, pomodoro camone, edamame croccanti e salsa ponzu, la ricciola marinata al miso e servita su crema di zucca mantovana e sesamo al wasabi, il trancio di ricciola in foglia di banano, salsa satay e cavolfiori variopinti saltati o lo sticky rice mango su salsa ai lamponi, crema di cocco vanigliata e fiori edibili. Oppure per un aperitivo, con tapas di assaggini fusion, o per un drink dopocena, ad esempio il giovedì sera in cui il locale si anima con dj set fino alle 2 di notte.
A proposito di drink, lo sapevate che la drink list propone 12 cocktail, ognuno dei quali dedicati ad un paese dell’Asia e di cui lo staff vi potrà raccontare la specifica storia?
Ulteriori chicche che ho scoperto chiacchierando con lo staff: il nome non è una parola astratta, ma si ispira ai dhole, animali selvatici simili al lupo che abitano nei paesi asiatici elencati nel menù, mentre i fondatori sono gli stessi ragazzi di Eppol, di cui il locale, se ci fate bene attenzione, richiama molti particolari, a èpartire dal giardino verticale e dali oggetti di modernariato.
Insomma, una esperienza gourmet, altamente instagrammabile, ricca di aneddoti interessanti e in ottima compagnia. Non potevo trovare modo migliore per il mio ritorno in grande stile ai brunch domenicali milanesi.
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PLATO CHIC SUPERFOOD
Scoperta di dicembre, ma che pmi ha talmente convinto da tornarci ben tre volte nell’arco di 10 giorni, e decidere di inserirlo senza ombra di dubbio tra i must del 2019 : Plato Chic Superfood.
Amibiente iper chic, a due passi dal Tribunale, piatti 100% (ma, che dico, 1000% !) instagrammabili, deliziosi e soprattutto SANISSIMI. Potevo non amarlo ancor prima di entrarci?
Buone, eh, le insalatone healthy su cui ormai baso la mia sopravvivenza, ma che a volte magari rischiano di eccedere in verdure con zero proteine e mi fanno venire più fame di prima dopo solo venti minuti. Ecco, Plato va ben oltre, perché il suo menù è il risultato dell’ottima collaborazione tra creatività degli chef e ricerca scientifica di nutrizionisti esperti e parte dall’assunto che ogni piatto deve rispettare equilibrio nutrizionale e impatto glicemico. E contenere, come suggerisce il nome stesso, almeno un superfood.
Il risultato? Tagliatelle di moringa, tortelli di spirulina, ravioli di lenticchie, gnocchetti di barbabietola e farina di teff, e gli inconfondibili “veli”, signature dishes del locale, realizzati con farine prive di lievito e glutine: dal ripieno con gamberi e mandorle, al tacchino con crema di patate dolci, sono uno più delizioso dell’altro.
Quello che impressiona di Plato è proprio questo: niente verdurine scondite e tristi, ma piatti meravigliosi, che sembrano d’alta cucina, ma danno le giuste energie necessarie, senza appesantire nemmeno un po’. Al mio primo “trial” ammetto di aver assaggiato di tutto e nessun accenno di mal di stomaco, sonnolenza, etc etc nel pomeriggio. Detto da una che non digerisce nemmeno un riso in bianco … 😉
Pranzo o cena, che sia un inconttro tra amici o un appuntamento più formale di lavoro, Plato va bene davvero sempre. Incluso, nemmeno a dirlo, il momento colazione, con veli dolci e salati, superbowls, porridge, estratti, frullati e acque profumate.
Tra i miei “prefe” del nuovo anno. Questo è poco, ma sicuro.
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POKU POKE PLACE
Non una novità nel panorama food milanese in generale, ma novità per me, che negli ultimi mesi avevo perso un po’ la buona abitudine di concedermi delle cenette fuori con amiche, è Poku Poke Place.
Vero, il proliferare di Poke Bar ormai in ogni angolo di Milano, inclusa la comparsa di poke bowls anche nel menù dei ristoranti più impensabili (il bar sotto l’ufficio, campato per anni a base di tramezzini, lasagne e roastbeef con patate..ecco, lì un po’ too much!) è ormai quasi eccessivo e non suscita più nemmeno tanto stupore il trovarsi di fronte a mega ciotole ripiene di ingredienti misti super healthy e colorati, circondati da pareti pastello e finti fenicotteri rosa (tutte cose che io comunque amo, lo sapete già).
Quindi quando ho prenotato da Poku Poke Place mi aspettavo l’ennesima full immersion in ambiente “aloha” style con annessa scorpacciata di riso+edamame+avocado+tonno+salmone+branzino+alghe+mango+ananas, una combinazione ormai imparata a memoria.
E invece no, da Poku la scelta è dello chef: niente combinazioni fai da te, ma un menù a base di diverse bowls precomposte, con mix di ingredienti e condimenti spesso insoliti . Buoni, buonissimi. Non a caso le materie prime sono le stesse dell’adiacente Bomaki, degli stessi proprietari.
E come Bomaki, anche qui l’ambiente interno è curato nei minimi dettagli: ananas di tutti i tipi in ogni angolo (carta da parati, portacandele, lampadine, soprammobili…) e annesse instagram opportunities a profusione (non neghiamolo, anche quelle ogni tanto fanno divertire!), luci soffuse, pochi rumori…l’atmosfera perfetta per una cena tra amiche che faccia tornare il sorriso dopo una lunga giornata di lavoro. Da mettere in agenda tra i rimedi contro gli eventuali piccoli malumori passeggeri dei prossimi mesi.
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PENELOPE A CASA MILANO
Last but not least: Penelope a casa.
“Chi è Penelope?!” Giuro che questa è stata la mia prima reazione quando ho visto le prime stories di amici che erano stati invitati alla serata inaugurale alcuni mesi fa.
Ecco, non erano andati a cena da nessuna nuova amica, bensì alla scoperta di quello che sarebbe diventato presto uno dei locali penso più fotografati e condivisi sui social nei successivi mesi.
Vip, influencers, starlette di tutti i tipi: ho deciso di provare anch’io questa cucina abruzzese tanto decantata e di scattarmi qualche foto in quei corner ormai diventati protagonisti di decine e decine di foto su Instagram. E ecco quindi scelta la location per il brunch con amiche per scambiarsi gli auguri di Natale.
Il verdetto? Sicuramente atmosfera voto 100, ulteriormente amplificata dagli addobbi natalizi in ogni angolo. Piatti niente male, dai cuori di carciofo su vellutata ai primi che sembravano appena sfornati dalla cucina della nonna. Poi, si sa, io resto una grande amante di ananas e avocado, e le tagliatelle al ragù continuano a non farmi gola. Su questo non posso mentiere.
Per un pranzo o, ancora meglio, una cena con tanti amici resta però il vero place to be, super di tendenza in questi ultimi mesi di vita mondana milanese. In poche parole: se non ci vai almeno una sera, sei quasi “out”. E per questo vale la pena rinunciare anche a una healthy bowls per una sera, no?! 😉
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Ecco, direi che inizio il mio 2019 così. Con un po’ di nuovi consigli e il buon proposito di scovarne sempre di più (anzi, qualunque nuovo tip che abbiate da darmi è più che ben accetto!).
Fermo restando l’altro punto fermo di cui non voglio dimenticarmi assolutamente: la compagnia degli amici veri, quelli di sempre. Buoni i piatti, bella l’atmosfera, ma alla fine è sempre questo che fa la differenza in ogni esperienza. Da tenere sempre bene a mente. 😉
Dhole Milano
Via Gerolamo Tiraboschi, 2, 20135 Milano MI, Italia
Tel: +39 345 350 3133
Plato Chic Superfood
Via Cesare Battisti, 6, 20122 Milano MI, Italia
Poku Poke Place
Corso Sempione, 12, 20154 Milano MI, Italia
Tel: +39 02 3360 6935
Penelope a casa
Via Giuseppe Ripamonti, 3, 20122 Milano MI, Italia
Tel: +39 389 606 7372