Che la settimana del Fuorisalone a Milano sia la più interessante e stimolante di tutto l’anno non c’è dubbio.
Che sia anche la più stancante, però, pure questo è assodato.
Soprattutto quando sei de-localizzata a Firenze e sei costretta a day trip infrasettimanali (ma la visita alla Invisible Kitchen di Miele è valsa sicuramente la pena, già ve l’ho raccontato) e poi a concentrare tutto il restante tour di Via Tortona, Brera, 5 Vie, Lambrate etc. etc. in due soli giorni del fine settimana.
Vi lascio quindi immaginare il mio tour de force dello scorso weekend.
Anzi, altro che immaginare: scoprite qui sotto insieme a me cosa mi è piaciuto di più. E come mi sono vestita. 🙂
Eh sì, prima di affrontare 48 ore di full immersion nel magico mondo del design è stato fondamentale scegliere un outfit che fosse nel contempo super comodo (che non c’è nulla di peggio di un look troppo impostato o una scarpa fastidiosa per non farti godere a pieno la giornata), ma anche sufficientemente “stiloso” (per non sfigurare tra i tanti designer, e aspiranti tali, in libera uscita per le strade di Milano).
E di fronte alla doppia esigenza comodità/stile, la scelta per me è sempre molto facile: anfibi (magari quei Dr. Marten’s che ti riportano tanto all’epoca del liceo e ti fanno sentire ancora giovane), giubbotto di pelle (l’unica soluzione possibile in questa stagione di perpetuo sole-o-pioggia-chi-lo-sa) e abitino.
Nello specifico, un modello de Labitino Easy Chic, scelto per l’occasione con stampa geometrica in bianco e nero. Che a me la Design Week ha sempre richiamato l’idea di black&white (e, giusto per spezzare la monotonia del “non colore”, un punto di red, in questo caso dato dall’inseparabile borsa-contieni-tutto).
Cos’ho scoperto aggirandomi per Milano così abbigliata? Cosa mi è piaciuto di più?
Al primo posto metterei sicuramente i Frigoriferi d’Arte Smeg by Dolce&Gabbana: il carretto siciliano che si fa frigorifero, Domenico e Stefano non potevano inventarsi miglior connubio tra tradizione e innovazione!
E poi le stampe Marni, sempre favolose, così come l’installazione di gonne appese al soffitto e i balli boliviani alla Marni Ballhaus.
Il premio al “corner più divertente” va invece all’ Island State of Mind di Tommy Hilfiger all’incrocio tra Tortona e Solari. Come non accorgersi di palme, sabbia e windsurf nel bel mezzo di asfalto e cemento? E come non fermarsi a riposarsi su una sedia a sdraio per poi farsi scattare una foto abbracciata a delfini gonfiabili?
Sarà che questi photo boot mi piacciono sempre.
Sarà che di estate la voglia è già tantissima.
O sarà che questo Island State of Mind ormai lo sto facendo decisamente mio in vista del prossimo weekend…..
Eh sì, seguitemi sui social…..i prossimi post sono in arrivo a brevissimo da una Isla vera e propria…indovinate un po’ quale??
Hasta luego!
Wearing
Black & White Dress Labitino Easy Chic
Boots Dr. Marten’s
Bag Prada
Scarf Zara
Sunglass Primark