Una delle parti più belle del mio lavoro?
Che mi fa viaggiare tantissimo. E voi lo sapete, per me qualsiasi cosa abbia a che fare con un aereo o treno o hotel già mette felicità.
Quest’ultimo mese in particolare l’ho trascorso praticamente sempre con la valigia fatta, passando per casa a Milano solo per disfare un trolley e rifarne un altro.
Il trucco per sopravvivere (e celare la stanchezza sempre dietro un look in apparenza impeccabile)?
Abiti intercambiabili tra l’oro, per poterli mixare a piacimento in più outfit.
Abiti non stropicciabili. Per poterli buttare alla rinfusa in valigia, mescolati liberamente a beauty, piastra, scarpe, lenti a contatti, faldoni di lavoro da studiare, etc. etc.
Abiti comodi, ma nel contempo stilosi. Per sentirsi a proprio agio e mantenere un certo stile anche con le gambe simili a quelle di Dumbo dopo ore e ore ad alta quota oppure quando si è obbligati a camminare per una mattinata intera sotto sole cocente o pioggia a catinelle, a libera scelta del destino avverso.
E poi ci sono quei must che è sempre meglio far entrare nel suddetto trolley, perché quando li indossi sai che ti senti bene e basta.
Nel mio caso, ad esempio, non mi separo mai da giubbotto jeans oversize (per lo meno finchè la temperatura lo permette, tanto sotto ci stanno strati e strati di maglioni) e little black dress comodo. Da indossare rigorosamente con stivaletto basso per evitare il tanto temuto effetto walk of shame.
Come quelli che indossavo durante la mia ultima passeggiata a Bari, la scorsa settimana, dalla collezione AI 18/19 di Primark (il mio fave brand, già lo sapete!).
Qui sembro pacifica e serafica, ma vi svelo che dieci minuti prima stavo nel pieno di un’urgenza lavorativa, sbraitando con gran poca pazienza contro il povero malcapitato di turno. 😉
E voi? Qual è il capo che vi fa sentire sempre a posto e che non potrebbe mai mancare in valigia?
Wearing
Total look Primark
Location
Molo San Nicola – Bari