Ultimo sabato pomeriggio milanese prima del trasloco definitivo a Firenze. Tra i primi scatoloni già chiusi, un giro rapido di shopping, un ultimo salto al brow bar di Benefit ed una pedicure dalle mie cinesine di fiducia (che chissà poi in Toscana dove le ritrovo brave così), si trova anche il tempo per un aperitivo a base di olive all’ascolana da Nonna Liva.
Nonna Liva è una deliziosa nonnina con il volto stilizzato a forma di oliva, logo della nuova avventura imprenditoriale avviata da Silvia, origini ascolane e lavoro da consulente a tempo pieno a Losanna. Una che non sa starsene con le mani in mano per intenderci.
A lei, insieme con la sua socia Arianna e i due chef Davide e Davide, ancora stabili nelle terre ascolane, è venuta l’idea di portare in tutto il mondo le prelibatezze locali, diffondendo la tradizione a livello internazionale.
Alla base del progetto due cardini: la riscoperta delle antiche ricette picene e la reinterpretazione dei prodotti tipici, secondo le mutate esigenze dietetiche e alimentari.
E così si potranno gustare in tutto il mondo, a casa come al ristorante, tre versioni di olive: La Tradizionale (con il classico ripieno a base di carne di bovino, pollo e maiale), La Nobile (con aggiunta di scaglie di tartufo) e La Vegetariana.
Tutte rigorosamente fatte a mano, con ingredienti freschi e di prima qualità, e poi confezionate in pratiche confezioni da tenere nel congelatore e scongelare quando si ha voglia di qualcosa di buono.
Si possono friggere, come vorrebbe la tradizione, ma anche cuocere al forno, versione più light. E per tutte e tre c’è anche la variante senza glutine (che ha fatto subito la gioia del mio stomaco!).
Ma, si sa, tutti sono buoni a parlare, è vero. Finché non si assaggia in prima persona.
E allora, per far conoscere a tutti le bontà di Nonna Liva, è partito in questi giorni un tour che toccherà varie città, italiane e non. Prima tappa a Milano.
Degustazione delle differenti versioni, ma anche cooking class: una rapida spiegazione sui passaggi da seguire nella preparazione e anch’io (sì, non inorridite!) ho potuto cimentarmi in prima persona nel taglio e impanatura delle suddette olive.
Quale il risultato?! Ecco, sarebbe meglio sorvolare…bello imparare che esistono due modi diversi di denocciolare un’oliva (a spirale o a cerchio), buono a sapersi che l’impanatura va fatta due volte e che nel ripieno di quella tradizionale ci va un 70% di manzo, un 20% di pollo e un 10% di maiale.
Per il resto l’esperienza, tra una risata e l’altra, non ha fatto che riconfermare la mia totale maldestria in cucina. Ed ho mestamente ripiegato sulle meno pericolose attività di fotografia e assaggio, lasciando ai più esperti la friggitura in padella (i proprietari del locale ringraziano).
E ora è il turno del vostro palato: pronti a gustare i manicaretti di Nonna Liva?
Li potete ordinare online oppure scoprire in una delle prossime tappe del tour, che verranno presto svelate sul sito www.nonnaliva.it.
Tra l’altro, vi svelo un segreto: a me le olive all’ascolana non piacevano.
Fino a ieri.
Ora mi sono ricreduta.
Provare per credere. 😉
Dove, come, quando:
Info e acquisti online su www.nonnaliva.it
Acquisto diretto presso il ristorante “Le Scuderie” – Corso Mazzini, 226 – Ascoli Piceno