Un weekend di full immersion nell’arte, quello appena trascorso a Torino.
Tra Artissima, Paratissima, The Others, Operae, Flashback diciamo che non sono stata digiuna di opere d’arte.
Resto dell’opinione che in molti casi il contenitore valesse ancora di più del contenuto stesso: è il caso di The Others/EXHIBIT, ospitata nelle ex carceri torinesi con esposizione delle opere all’interno di celluzze claustrofobiche e video wall alle pareti ormai immerse nell’oscurità, o Operae, celebrazione dell’artigianato locale piemontese con i manufatti in netto contrasto con lo storico Palazzo Cavour che ha ospitato l’esposizione.
E che un po’ troppo malessere esistenziale permea le opere contemporanee: l’installazione più interessante di The Others, all’Ex Borsa Valori, era un’altarino religioso posizionato in cima a una montagna di sacchi ripieni di spazzatura. Non trovate anche voi che fossero tanto più spensierati e piacevoli gli impressionisti con i loro dejeuner sur l’herbe?!?
Alla fine, tra un’opera incomprensibile e un’altra, le mie preferite sono state quelle a base di “PAROLE“: scritte luminose, domande retoriche, messaggi subliminali, vecchie reminiscenze di dittonghi insegnati in prima elementare…
In un mondo in cui le parole scritte stanno diventando sempre più obsolete nel loro utilizzo originario, sostituite da abbreviazioni via social, emoticons, note vocali….ecco che si riciclano in una nuova veste artistica.
Interessante spunto di riflessione…..
Wearing
Tartan grey skirt Preppy V – Plain grey skirt Primark
Grey pullover Malo
Grey hat H&M – Black hat H&M
Boots Primark
Orange bag Buti Bags
PS. Sempre per restare in tema “contenitore che diventa esso stesso opera d’arte” da non perdere anche l’installazione di Adriàn Villar Rojas, Rinascimento, alla Fondazione Sandretto Rebaudengo. L’intero edificio trasformato in un’unica installazione, con abiti sparsi sul pavimento, vani bui,illuminati solo dalla luce esterna e un’immensa sala piena di reperti fossili e tronchi di legno, decorati con cibo e frutta freschi.
Ero tentata ad andarmene liquidandolo con un “bella ca***a”, ma ho avuto la fortuna di ascoltare la storia di com’è nata quest’opera e del suo significato direttamente da Patrizia Sandretto. Cosa vuole rappresentare? Ve lo lascio scoprire da soli:a differenza di tutti gli altri spazi espositivi, Rinascimento resta aperta al pubblico fino al 28 febbraio.
E dalla visita potrebbero nascere anche in voi altri validi spunti di riflessione…..
Fondazione Sandretto Rebaudengo
Via Modane, 16, Torino
www.fsrr.org
Rinacimento – Adrian Villar Rojas – fino al 28/02/2016