Dove andare per un weekend low cost in primavera?
Non ho dubbi, io vi consiglio assolutamente Porto.
Ci sono stata qualche weekend fa e me ne sono letteralmente innamorata. Non esagero.
Oltre che per i voli praticamente regalati, ecco tutti i motivi perché anche voi non potrete rimanere indifferenti al fascino del Portogallo e di questa cittadina. Leggete un po’ qui sotto.
COSA VEDERE
Iniziamo con il dire che a Porto bisogna camminare. Preparatevi, perché è tutto talmente in salita e discesa che la sera perfino la sottoscritta super allenata aveva crampi a polpacci e quadricipiti. Ma è il camminare la cosa senza dubbio più bella da fare in questa città: ad ogni singolo angolo c’è qualcosa che catturerà la vostra attenzione. E quella della vostra Reflex.
- A partire dagli azulejos. A decorare l’esterno delle più belle chieste, come la Capela das Almas, l’Igreja do Carmo, l’Igreja das Carmelitas, l’Igreja de Santo Ildefonso, e la bellissima stazione ferroviaria di Sao Bento. Tanti nomi, sì, ma non fatevi prendere dall’ansia: è tutto attaccato, nel quartiere di Bolhao. Dove sicuramente meritano uno stop anche l’Igreja dos Clerigos (e annessa salita sulla torre per ammirare tutta Porto dall’alto: il polmone che perderete salendo i 200 e passa scalini sarà più che ripagato dalla vista, fidatevi!), la Livraria Lello (storica libreria con un’enorme scalinata di legno al centro che sembra condurre direttamente a Hogwarts: si dice infatti che proprio qui abbia tratto ispirazione la Rowling nello scrivere il primo romanzo di Harry Potter. Non sottovalutatela, anzi: sarà solo una libreria, ma se non fate il biglietto online – insider tip! – rischiate di non riuscire nemmeno ad entrare!), un po’ di shopping al mercato del Bolhao e una passeggiata tra la commerciale Rua Santa Caterina e la più maestosa Avenida dos Aliados, vago richiamo agli Champs Elysées francesi per intendersi.
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- Altro grande elemento di fascino della città sono i palazzi decadenti. Una facciata verde smeraldo, di fianco ad una giallo canarino, adiacente ad una rosa e ad un’altra in mattoncini rossi: le inquadrature da cartolina si ripetono in ogni strada, davvero, non penso di aver mai fotografato così tanti muri, porte, finestre e balconi come durante le mie passeggiate per Porto! Senza dubbio l’impatto più bello è quello dato dal Cais da Ribeira, affaccio sul fiume Duoro del quartiere Ribeira. Qui ci si arriva dalla Torre do Clerigos, sempre camminando una decina di minuti, non di più, lungo l’affascinante rua da Flores, con i suoi ristorantini e negozietti vintage. E’ anche il quartiere dove si trova l’enorme cattedrale del Se, il Palacio da Bolsa e l’Igreja San Francisco. Tutto meriterebbe una visita, è vero, ma se non avete troppo tempo, passateci davanti, buttate un occhio dentro, quello sì, e poi continuate a camminare con il naso all’ insu.
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- Porto colipisce anche per i suoi bellissimi murales. Se ne trovano di bellissimi, sparsi in ogni angolo. Tanto che vi troverete immersi in una sorta di caccia al tesoro, tra le vie della città, alla ricerca delle sei vecchie cabine telefoniche decorate dal gruppo Costah in Avenida dos Aliados, delle cassette dell’energia elettrica di cui rua da Flores è piena, dei murales di Azul dietro la stazione sao Bento, delle porte decorate, e così via. Da non perdere sono anche rua Sao Pedro de Miragaia, nel quartiere ebraico di Miragaia, vicino al Centro Portugues de Fotografia, e Rua Miguel Bombarda, a Massarelos, dove vale anche la pena passeggiare tra i pavoni del Jardin do Palacio de Cristal.
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- Ultimo quartiere da presentarvi è Vila Nova de Gaia, dall’altra parte del fiume rispetto a Ribeira. Ci si arriva sempre a piedi (ma va!), attraversando l’imponente ponte Dom Luis I, ed è la sede di un bellissimo monastero (raggiungibile scarpinando – perché no, in fondo non ci si stanca per nulla a Porto! – oppure con la teleferica panoramica), nonché di tutte le principali cantine di porto, dove il “Porto tasting” è d’obbligo. Direi che una cantina vale l’altra, sono tutte belle e specializzate. A noi avevano consigliato Taylor’s, Sandeman o Graham’s: abbiamo scelto quest’ultima, prenotando visita guidata terminante con degustazione di tre vini, e l’esperienza ha passato assolutamente l’esame (oddio, per quel che ricordo…diciamo che al secondo bicchiere, vista la mia celebre resistenza all’alcool, ero già un po’ offuscata…).
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- E non è ancora finita, eh. Se avete ancora una giornata libera consiglio anche di fare un salto a Boavista, per vedere la Casa da Musica (ci sono visite guidate in alcuni orari della giornata, o magari siete fortunati e troverete un bel concerto in programma; ultima opzione è sempre quella di salire all’ultimo piano e godervi un signor pranzo al loro ristorante) oppure spingervi ancora più in là dal centro, fino a Foz do Duoro, dove il fiume Duoro sfocia sull’oceano e d’estate si animano tutte le spiagge più mondane (ci si arriva con il tram 1 che parte direttamente davanti all’Igreja San Francisco) oppure fino a Serralves, imperdibile galleria d’arte contemporanea (che però era chiusa il weekend che sono volevo andarci io, sigh).
DOVE MANGIARE
Quanto al cibo a Porto c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Dai ristorantini sul fiume a base di bachalau (il più famoso? Bachalau, appunto) allo stellato Michelin Pedro Lemos a Foz do Duoro. Noi non abbiamo trovato posto, ma vi consiglio di prenotarlo in anticipo: visti i prezzi irrisori degli altri ristoranti, è il classico caso in cui potrete gustarvi una cena stellata a prezzi che nemmeno un’insalata a Milano… 🙂
Per quanto mi riguarda mi limito a segnalarvi, nel quartiere di Bolhao, un caffè al Caffé Majestic (turistico sì, ma tappa obbligata: perfino la Rowling passava qui tutti i suoi pomeriggi a scrivere di Harry, Ron e Hermione, eh), un pranzo da A Parte o alla Cantina 32, entrambi in Rua da Flores, una cena romantica da Camafeu, piccola saletta al primo piano di un palazzo storico, che assomiglia più al salotto di un amico che a un ristorante, e un drink in uno dei tantissimo locali particolari delle Galerias. A voi di trovare quello in cui all’ingresso sarete accolti da un gigantesco gatto Silvestro troneggiante sul bancone. 🙂
Sempre a Foz do Duoro vale anche la pena fermarsi da Cafeina, magari per il pranzo della domenica. Bella clientela, locale, zero turisti, un servizio impeccabile, arredi interni di design ma atmosfera calda e accogliente (soprattutto dopo aver camminato venti minuti sotto il diluvio universale!) e una cucina assolutamente di livello. Insomma, il viaggio fino a Foz vale la pena anche solo per arrivare qui, non perdetevelo!
E sempre parlando di cibo, vi consiglio anche di fermarvi nel negozio di Meja Duzìa, in rua da Flores, per assaggiare le loro deliziose marmellate in tubetto, dalla fragola con chili e vino di porto all’ananas con lemongrass. Poi, se non sarà il gusto a convincervi, lo farà il packaging: insomma,come non portarsi a casa dei bellissimi tubetti argento che, invece di contenere vernice, racchiudono deliziose marmellate? Voto 10 al marketing di Meja Duzia, sì sì.
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DOVE DORMIRE
Così come per i ristoranti, anche i prezzi di hotel e appartamenti sono davvero ridicoli. Potrete scegliere tra hotel di lusso come l’Ingante de Sagres oppure appartamenti design di alto livello. Noi eravamo in più persone, ognuna arrivava da parti diverse d’europa con voli diversi, in orari diversi, e abbiamo quindi optato per un loft trovato su Booking. Ultimo piano, luminosissimo, arredo di alto livello, enorme vetrata su tutta la città e…un costo che a Milano nemmeno un’ora in un motel a ore. Come non sentirsi a casa dopo solo due giorni e dispiacersi già all’idea di partire?
Ma torno, eh, sì che torno.
O meglio, consiglio intanto a voi di tornarci presto.
Io prima ho già in programma un giretto in avanscoperta a Lisbona a recuperare un altro po’ di travel tips. Che questo Portogallo mi sta piacendo eccome, eh.
ADEUS! 🙂