Dopo un primo tentativo saltato per lockdown e un secondo sfumato last minute causa mio covid improvviso, buona la terza: finalmente il weekend a Matera si è concretizzato.
Tre giornate alla scoperta dei Sassi e della cucina gourmet che in città è diffusa ben più del previsto. Tutti i miei consigli qui sotto.
DOVE DORMIRE
Partiamo dal presupposto che a Matera è essenziale dormire in centro, nella zona dei Sassi, per potersi muovere comodamente a piedi e soprattutto riuscire a passare in hotel a riposarsi a metà giornata, visto che il sali e scendi su scalini scivolosi rischia di stancare anche il più allenato degli appassionati di trekking.
A Matera poi vanno per la maggiore i piccoli hotel di lusso con le stanze diffuse tra i sassi e nelle grotte: Acquatio, Sextantio, Sant’Angelo, Quarry giusto per citarne alcuni.
Ma il fatto che vadano per la maggiore fa anche sì che sia necessario prenotarli con largo anticipo.
In alternativa, è possibile comunque trovare piccoli Bnb di lusso in pieno centro che ti accolgono ugualmente con tutti gli agi possibili.
La mia scelta è ricaduta su Euvodia Luxury Rooms che non potrei che consigliare per le stanze nuovissime e di insolito design, la posizione centralissima (vicino a piazza Vittorio Veneto, walking distance da qualsiasi attrazione, ma anche facilmente raggiungibile in auto) e la cortesia senza pari della proprietaria, sempre pronta a darti un consiglio su cosa visitare e come arrivarci e già sorridente di prima mattina mentre serve la colazione al sole nel cortiletto in comune con gli altri ospiti. Prenotabile facilmente su Booking (oppure scrivetemi in direct su Instagram o via email per il contatto diretto).
DOVE MANGIARE
Seconda informazione importante: la scelta di ristoranti a Matera non ha nulla da invidiare a una Milano o Roma.
Un posto d’onore merita lo stellato Vitantonio Lombardo che accoglie gli ospiti in una grotta perfettamente ristrutturata con elementi di design e li accompagna in una degustazione che può essere di 6, 8 o 10 portate a scelta dei commensali.
Elemento comune in ogni percorso culinario: la Camminata Materana, con una serie di amouse bouche gourmet posizionati su una piccola riproduzione di una sezione dei sassi, e Accadde il 2 luglio , selezione di piccola pasticceria in ricordo della storica Festa del Patrono.
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Apprezzatissimo anche La Gattabuia, con la sua proposta di accostamenti insoliti che raggiunge il suo culmine con i dessert (vedi il Pomodoro Camone con sabbia di cioccolato biondo e wasabi, basilico, salicornia e melanzana bianca che ho trovato decisamente particolare).
Stesso discorso vale per Oi Marì, in pieno centro del Sasso Barisano: location meravigliosa all’interno di una grotta restaurata per una cena suggestiva, ma perfetto anche per pranzo, con i tavolini fuori all’aperto che si affacciano su via Fiorentini.
Proprio davanti si trova anche Vicolo Cieco Salsamenteria: tavolini al sole in un cortiletto riparato e degustazioni di assaggi locali, come il carpaccio di manzo podalico e il vero must delle giornate materane, i peperoni cruschi.
Consigliatissimo per pranzo anche Dulcis in Fundo, nel Sasso Caveoso, con i tavolini al sole affacciati sul Parco delle Chiese Rupestri e alcuni piatti tipici della tradizione lucana, come il Sant’Angelo, saporitissimo spaghetto in salsa di alici e burrata.
COSA FARE
Resta poi l’aspetto più interessante da approfondire. Non tanto il “cosa vedere”, che di guide dettagliate con descrizione dei vari siti turistici ormai ce n’è un’abbondanza, quanto il “cosa fare”, o meglio come consiglio di giostrarsi tre giornate alla scoperta dei Sassi, scopiazzando quello che è stato il mio personale diario di viaggio.
Day 1
Arrivo in aereo in tarda mattinata e transfer dall’aeroporto di Bari fino all’hotel. Rapido check in e poi subito fuori a piedi, percorrendo Via Fiorentini fino a Oi Marì per il primo pranzo locale. Esattamente di fronte c’è anche la possibilità di visitare una bottega che al piano interrato cela alcuni presepi e una bellissima riproduzione in miniatura dei Sassi, e la Casa Grotta dove sono riprodotte le condizioni alquanto insane in cui vivevano le famiglie nei Sassi fino agli anni Sessanta (piccola nota di servizio: di “case grotta” se ne trovano diverse tra i vicoli, ma questa a mio parere era realizzata particolarmente bene).
A seguire pomeriggio di visita guidata che, con ritrovo in piazza Vittorio Veneto, ci ha acconpagnato su e giu per il Sasso Barisano, fino alla Cattedrale, e poi dietro fino alla Chiesa di Santa Madonna de Idris e piazzetta Pascoli, dove ammirare il più fotografato dei panorami materani al tramonto (per informazioni su Alessio, la nostra guida super esperta e competente, contattatemi pure in direct su Instagram o via email).
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Giusto in tempo per rientrare in camera percorrendo l’affollata via del Corso e prepararsi per una cena stellata da Vitantonio Lombardo.
Day 2
Giornata che inizia con il giro inverso: da via del Corso si raggiunge prima il Museo Ridola, con una serie di gallerie di opere che vanno dall’arte medievale a quella moderna, fino alle sale dedicate a Carlo Levi (che con il suo “Cristo si è fermato a Eboli” fu il primo a denunciare il degrado in cui vivevano le popolazioni nei Sassi, situazione a cui si è poi cercaro di porre rimedio con la legge sul risanamento dei Sassi del 1952 e la conseguente evacuazione degli stessi) e Pierpaolo Pasolini.
Tappa successiva: il MUSMA, museo interamente di sculture moderne e unico museo al mondo ad essere realizzato in grotta. L’esposizione infatti si snoda attraverso sette ipogei che contribuiscono a rendere ancora più suggestive le installazioni qui contenute. Personalmente è stata l’attrazione della città che più mi è rimasta impressa.
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Pranzo al sole proprio sotto al Musma, da Dulcis in Fundo, e rientro in hotel per cambiarsi in vista dell’escursione del pomeriggio: la visita al Parco delle Chiese Rupestri organizzata dall’Agenzia Martulli.
Due ore e mezza di trekking leggero sulla murgia materana, accompagnato da una guida espertissima che ci ha edotto su nozioni di storia preistorica, botanica e religione, accompagnandoci tra arbusti, rocce e nascoste chiese rupestri (e affreschi annessi). Consigliatissimo effettuare quedt’escursione nel pomeriggio perchè poi è possibile ammirare il sole che tramonta dietro la cattedrale e lo spettacolare paesaggio dei Sassi finalmente illuminati dalle luci della sera.
Rientro in hotel e a seguire cena nel centro storico presso La Gattubuia.
Day 3
L’ultimo giorno è dedicato innanzitutto a una piccola escursione fuori porta: prenotando i biglietti in anticipo e anche un autista (se non avete la vostra auto) è infatti possibile raggiungere, a circa 30 minuti dal centro, la Cripta del Peccato Originale. Ritrovo presso l’agriturismo adiacente con degustazione di prodotti tipici, quindi discesa nella cripta, anche detta Chiesa dei Cento Santi, per l’innumerevole serie di Santi affrescati sulle sue pareti. Tanto che molti la definiscono addirittura la Cappella Sistina delle Chiese Rupestri.
Al rientro in città ho visitato ciò che ancora mi mancava: il Palombaro Lungo, antica cisterna artificiale realizzata sotto Piazza Vittorio Veneto, e Salvador Dalí – La Persistenza degli Opposti”, percorso espositivo realizzato nel Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci.
C’è appena il tempo per un pranzo al sole da Vicolo Cieco Salsamenteria, l’acquisto di una buona scorta di peperoni cruschi (quelli del pranzo non sono bastati) ed è già ora di ripartire alla volta dell’aeroporto.
Vi lascio giusto con curiosità in più: passeggiando tra i vicoli dei Sassi noterete delle scritte su molti dei cestini per la spazzatura. Sono vere e proprie brevi poesie il cui autore si firma “Poeta della Strada”. Divertitevi a cercarle e fotografarle per rendere ancora più particolare il vostro camminare su e giù per i vicoletti.
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“Non puoi scorgere se non ti vuoi sporgere”
Vi saluto così, in attesa del prossimo racconto di viaggio, sperando che come al solito le mie brevi righe qui possano essere di spunto e ispirazione per i vostri prossimi weekend fuori porta.
#italiakeepsontravelling