L’abitudine è una brutta bestia, è vero. Soprattutto quando ti fa correre il rischio di non accorgerti delle novità (più che meritevoli!) che animano le strade dove bazzichi quasi quotidianamente.
E’ questo il caso di Zucca e Melone, ristorantino a quattro passi dal Tasca, in Porta Ticinese, meta da sempre prediletta per l’aperitivo post ufficio.
Una media di due sere a settimana trascorse, o per lo meno iniziate, in zona, ma solo qualche mese fa mi sono accorta dell’insegna di questo locale, aperto ormai da tre anni. Meglio tardi che mai!
Location
Situato esattamente nella buia viuzza accanto al Tasca, di fianco al Bar Cuore per intenderci, già l’insegna dall’insolito nome “Zucca e Melone” incuriosisce. Ti aspetti un piccolo localino, da venti coperti al massimo, e invece, superato l’ingresso e un piccolo corridoio, si apre uno spazio molto più grande, semplice e raffinato al tempo stesso, con le pareti dai toni pastello, una diversa dall’altra, e quello stile complessivamente shabby-chic che sembra andare per la maggiore ultimamente a Milano. L’atmosfera calda e familiare ricercata dai proprietari è garantita e la cena parte già sotto i migliori auspici, che si tratti di un date romantico o, come nel nostro caso, della classica cena a base di vino, buon cibo e chiacchiere tra amiche.
Variante per gruppi più numerosi: esiste anche un piano sottostante, con archi a volta e mattoni a vista, generalmente disponibile per serate a tema o eventi privati.
Cibo
“Sùca e melun… la sò stagiun” (“zucca e melone hanno la loro stagione”):questo il motto meneghino che racchiude la filosofia del ristorante.
La cucina infatti segue e si adatta alle stagioni; e così, con lo scoppio improvviso della primavera (sotto sembianze quasi estive) della scorsa settimana, il proprietario ci avverte che i piatti più pesanti ed elaborati presenti sul menu non sono più disponibili e ci indirizza verso alternative più adatte alla temperatura esterna.
La scelta del nostro tavolo ricade su “Sformatino di Baccalà con coulis di pomodoro e porri croccanti” e “Tagliata di Salmone ai Pistacchi di Bronte, mango e erba cipollina”.
Semplicemente deliziosi. Nonché esteticamente impeccabili.
Perchè è bene ricordare che l’occhio ( o sarebbe quasi meglio dire “obiettivo dell’iphone”) vuole sempre la sua parte.
Piccolo disappunto sul dessert: l’unica alternativa fresca e dissetante è il sorbetto alla mela e calvados. Squisito, per carità. Buonissima anche la torta alla marmellata di arance. Ma l’avrei apprezzata di più in un cottage con la neve e un paio di UGG ai piedi.
Concedo il beneficio del dubbio: e spero, la prossima volta, di trovare qualche alternativa zuccherosa e ipercalorica proveniente direttamente dal frigorifero. Dio benedica le mousse, i semifreddi e i gelati.
Giudizio
L’ambiente intimo e raccolto, il servizio rapido e non invadente, i piatti elaborati eppure per nulla pesanti: tutto fa sì che al momento di pagare il conto ci si senta più leggeri.
L’unico a non uscirne alleggerito è, imprevedibilmente, il portafoglio (solo 22€).
“Sùca e melun… la sò stagiun” (“zucca e melone hanno la loro stagione”): se è vero che ogni cosa ha il suo tempo, allora ora è tempo di provare Zucca e Melone. Fidatevi.
Consigliato per:
Un’ottima diversificazione sul tema cena tra amici, improvvisata o meno, dopo il rituale aperitivo al Tasca (non esiste solo Nami!)
Dove, come, quando:
Zucca e Melone
Via Gian Giacomo Mora 3 (Zona Porta Ticinese)
Milano
Tel. 02 89 455 850
Chiusura: domenica e sabato a pranzo
Budget:
20-30€